La disavventura - Carlo Cassola
Italiano | 1977 | 226 pagine | EAN: 5000000031638
Ci troviamo nel secondo dopoguerra, Cori e la madre dopo la morte improvvisa del padre si trovano in una condizione di miseria, costrette ad abbandonare il loro palazzo e la vita aristocratica per trasferirsi in una casa più modesta che affitteranno in parte per guadagnare denaro.
La ragazza ha venticinque anni e non ha marito, le voci che circolano in paese su di lei la descrivono come una persona vanitosa e gli uomini la desiderano proprio per i suoi modi altezzosi e la sua verginità. Nella prima parte del libro Cori si mostra calcolatrice, superficiale e in perenne conflitto con la madre, incolpandola della loro situazione finanziaria.
È allo stesso tempo un personaggio con una forte mentalità maschilista, intrisa di pregiudizi e sprezzante verso le amiche che hanno avuto rapporti sessuali prima del matrimonio, tuttavia è indipendente, lavora e non vede il matrimonio come l’unica via di realizzazione di una donna. Proprio il suo essere così ambivalente la rende affascinante e anche a romanzo concluso non si può dire di averla compresa.
Tutto cambia quando in casa arriva in affitto un sergente meridionale, ora impegnato a disinnescare le mine nel territorio circostante, un uomo lontano dai canoni estetici di Cori che si immaginava a fianco di un compagno alto, slanciato e raffinato. Da qui parte “la disavventura”, quella dell’innamoramento, che porta al cambiamento, offusca i pensieri e fa perdere il controllo che la protagonista si vantava tanto di possedere.
Cassola cuce una storia tanto vera da fare male, perché è come uno specchio che mostra come a volte l’amore è illusione e ci fa vedere le cose migliori di quanto siano nella realtà. Un libro ideale per chi non ama i “vissero per sempre felici e contenti”.
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