()Ville storiche sul lago di Como - Gilda Grigioni Della Torre (2001)(70/1)
- challagi
- 7 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 dic 2022

Ville storiche sul lago di Como - Gilda Grigioni Della Torre
Italiano/Inglese | 2001 | 168 PAGINE | ISBN: 9788880681755
Traduzione in inglese: John Lliffe
Il lago di Como è un luogo di villeggiatura per eccellenza, celebre per
una sua bellezza tutt'altro che evidente o esibita, della quale molti scrittori
hanno cercato di decifrare il segreto. Il paesaggio lariano ha certo
una sua fisionomia forse non inconfondibile, ma distinta da quella di
altri celebri paesaggi lacustri. L altezza dei monti che gli fanno corona
dà luogo a riflessi talvolta cupi e a larghe variazioni lungo tutta la
gamma degli azzurri, dei blu e dei verdi; il succedersi delle vallate crea
quinte digradanti nello sfumarsi atmosferico dei colori; la scia delle imbarcazioni
nei riflessi di luce, il rispecchiarsi degli edifici e dei giardini
completano un quadro in cui la natura si sente come condizione di un
fare umano dalle radici lontane e lungamente elaborate.
Probabilmente uno dei motivi della fortuna turistica che ha fatto del
Lario un luogo tanto ambito è la curiosa forma allungata e accidentata.
Il Lario si presenta "tutto a seni e a golfi", come scrisse il Manzoni: qui il
paesaggio si compone di orizzonti brevi e ristretti, nei quali presto si
perde di vista la città, e ci si trova immersi in mutevoli scenari limitati e
indipendenti. Proprio dal continuo mutare degli orizzonti nasce quel
senso di speciale appartenenza, di intimità, quasi di protezione che ciascun
piccolo bacino assicura a chi lo elegge a "proprio paradiso".
Questa è quindi, da sempre, una terra ideale per costruirvi ville e giardini,
dimore private ed esclusive, inserite nel paesaggio ora con discrezione
ed armonia, ora quasi con prepotenza, secondo concezioni che si
sono alternate variando nel corso dei secoli. La bellezza del Lario è inestricabile
dalla densità dei segni storici che ne punteggiano le sponde.
Non soltanto ogni piccola insenatura, ogni foce di torrente è sede di un
antico insediamento umano; ma questi insediamenti sono qualificati da
architetture piene di nobiltà anche quando si presentano in forme semplicissime.
Si possono scorgere chiese medievali che nella muratura in
pietra locale denotano la celebrata abilità dei muratori comacini ma soprattutto
residenze di ogni stile, di classico disegno o dalle forme vezzosamente
Liberty. Nei secoli il Lario ha subito una profonda mutazione di
senso: i pochi capisaldi, che in età rinascimentale e barocca si erano
posti a dominare la scena inaugurando una fruizione colta e divertita
delle bellezze lacustri, le grandi ville dei Gallio, dei Clerici, degli
Odescalchi, sono stati sopraffatti da una miriade di ville e villette, e
anche di alberghi, che nel loro complesso manifestano una ridefinizione
dell'ambiente. Oggi, a tratti, il lago sembra essere più dei turisti, anche
stranieri, che dei comaschi, e alcune località di villeggiatura mantengono
ormai un filo diretto più con la metropoli milanese che con la città
che al lago diede il nome.
La regione ha dunque sviluppato una vocazione tutta particolare ad un
turismo prevalentemente residenziale, fatto non di amori episodici, non
di stupori momentanei, ma di affezioni e identificazioni pazientemente
costruite, e tali da non temere neppure il maltempo e le nuvole basse,
come si chiama attorno al lago la nebbia. Il vero amante del Lario, colui
che sa gustarne tutte le variazioni, anche quelle sul registro della malinconia,
si riconosce nelle giornate di pioggia.
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